ASTM lancia la Property Resilience Assessment per affrontare i rischi climatici

by Ryder Vane
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Property Resilience Assessment for Climate Risks

ASTM International ha introdotto ASTM E3429-24 Property Resilience Assessment (PRA), una guida volontaria di due diligence che integra il rischio climatico fisico nelle transazioni immobiliari ordinarie. Si affianca alla nota Fase I Environmental Site Assessment e alla Property Condition Assessment, aggiungendo una valutazione prospettica su alluvioni, incendi boschivi, vento, calore e rischio sismico, oltre a ciò che questi pericoli significano per la continuità operativa.

Cosa fa lo standard

Il PRA segue tre fasi: prima, lo screening dei rischi specifici del sito; seconda, la valutazione di come l’immobile è costruito e gestito per individuare vulnerabilità e tempi di recupero probabili; terza, la definizione di misure concettuali di resilienza con stime di costo approssimative. La Fase 2 include un sopralluogo condotto da un professionista qualificato per ancorare i rischi modellati alla realtà dell’edificio. “Un PRA ottenuto utilizzando questa guida può essere impiegato durante investimenti immobiliari, sviluppi, gestione dei rischi e rendicontazione, sottoscrizione o attività di finanziamento”, afferma Holly Neber, presidente del gruppo di lavoro ASTM e CEO di AEI Consultants, sottolineando il ruolo dello standard lungo l’intero ciclo delle operazioni. Il PRA integra la Fase I e il PCA, non li sostituisce.

Perché adesso

Le perdite globali da catastrofi hanno superato in media 80 miliardi € all’anno nei primi anni 2020, mentre la disponibilità e l’accessibilità delle assicurazioni si sono ridotte nei mercati ad alto rischio. Investitori, creditori e assicuratori vogliono un linguaggio comune per confrontare gli asset, sottoscrivere in modo più coerente e premiare le misure di mitigazione. Il PRA risponde a questa esigenza con un formato di rapporto uniforme condivisibile tra controparti. Come prassi di mercato, dato che un PRA ha efficacia limitata nel tempo, è consigliabile aggiornarlo almeno ogni anno o dopo eventi significativi o aggiornamenti dei dati, per evitare decisioni basate su ipotesi obsolete.

Primi utilizzatori e ricezione del mercato

L’adozione sul mercato sta crescendo. Le società di consulenza hanno iniziato a offrire il PRA come integrazione pratica alle check-list esistenti, e l’Urban Land Institute lo considera un modo per rendere i rapporti di resilienza comparabili per assicuratori, creditori e investitori, contribuendo a sbloccare capitali per ammodernamenti. “Avere uno standard è essenziale. Conferisce legittimità a questi rapporti, così che tutte le parti possano concordare sul risultato”, afferma Damian Wach di PGIM Real Estate. Con il crescere della familiarità, si prevede che i creditori richiedano più spesso il PRA nelle due diligence.

Cosa significa per le operazioni

  • Acquisizioni: gli acquirenti possono includere nelle offerte i tempi di recupero funzionale e l’esposizione dei sistemi critici, oppure richiedere misure di mitigazione finanziate dal venditore in deposito a garanzia.
  • Debito: i creditori possono confrontare le garanzie in modo uniforme e collegare i patti contrattuali a miglioramenti specifici come standard per i tetti, generatori di emergenza o protezioni contro le alluvioni.
  • Assicurazione: le compagnie richiedono sempre più prove a livello di asset; il PRA fornisce un dossier strutturato per supportare le discussioni su coperture e prezzi.
  • Dichiarazioni: i risultati possono supportare rendicontazioni normative o volontarie documentando la valutazione del rischio fisico e le misure pianificate.

Prezzi e budget (€)

Quando la teoria incontra la pratica, la resilienza si traduce in risorse economiche. Il PRA non fornisce preventivi dettagliati, ma stabilisce fasce indicative di costo che investitori, creditori e proprietari possono utilizzare per pianificare. Dagli interventi contro gli incendi boschivi alle barriere modulari contro le alluvioni, fino ai tetti rinforzati e ai sistemi di alimentazione di emergenza, le cifre seguenti mostrano l’entità dei capitali richiesti e i potenziali risparmi se combinati con sovvenzioni, incentivi o agevolazioni assicurative.
Solo fasce indicative. I costi effettivi variano ampiamente in base all’altezza dell’edificio, al tipo di struttura, alla configurazione degli impianti, all’accessibilità del sito, ai vincoli storici e alle normative. I rapporti PRA non sono destinati a fornire budget di costruzione dettagliati, ma linee guida di massima coerenti con le opzioni di resilienza.

Misura Cosa copre Budget (ca.) Note
Rinforzo antincendio (edifici esistenti) Prese d’aria resistenti alle scintille, rivestimenti incombustibili, vetri, terrazze 1.800–13.800 € tipico; fino a ~92.000 € per retrofit completi Costi determinati da portata e materiali; necessaria coordinazione con i codici locali
Spazio difendibile (pianificazione e manut.) Gestione della vegetazione intorno alle strutture Molto specifico per sito, superficie e specie; pianificare come attività continuativa di gestione e manutenzione
Barriere anti-alluvione per ingressi Barriere modulari rimovibili per apertura esterna ~850–900 € per ingresso Da usare come parte di una strategia più ampia con drenaggi e sistemi anti-riflusso
Alimentazione di emergenza — generatori comm. 30 kW; 60–100 kW; ≥500 kW 14.000–23.000 €; 28.000–55.000 €; 92.000–460.000 € Tipo di carburante, struttura, controllo del rumore e conformità alle norme influenzano fortemente i costi
Resilienza dei tetti (zone vento o grandine) Adeguamento agli standard di tetto rinforzato Mediana ~14.000 € I costi netti possono ridursi con sovvenzioni o agevolazioni; i grandi tetti commerciali variano notevolmente
Contesto assicurativo (mercati ad alto rischio) Tendenze dei premi I premi sono aumentati in modo significativo; le traiettorie variano per stato e rischio. Prove PRA possono supportare la sottoscrizione

Come commissionare un PRA in questo trimestre

  • Definire bene l’ambito: eseguire uno screening di Fase 1 su tutto il portafoglio, poi approfondire sugli asset più esposti e di maggior valore.
  • Insistere sulla verifica sul campo: la revisione di Fase 2 individua problemi che i modelli trascurano, come penetrazioni non sigillate o impianti elettrici posizionati troppo in basso.
  • Allineare ai cicli di vita: richiedere stime di CAPEX legate ai cicli di ristrutturazione, così la resilienza si integra nei progetti programmati e nelle attività di gestione/manutenzione.
  • Stabilire la validità: considerare il PRA limitato nel tempo e aggiornarlo dopo dodici mesi o dopo eventi o revisioni significative dei dati.

Conclusione

Il PRA non sostituisce le valutazioni ambientali o di condizione tradizionali; le completa. Per proprietari e creditori, il vantaggio è una sottoscrizione più precisa, meno sorprese al rinnovo e un piano solido per ridurre i tempi di fermo in caso di eventi avversi. Per città e cittadini, indirizza i capitali verso ammodernamenti che rendono gli edifici più sicuri e le comunità più resilienti.

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