Dubai ha compiuto un passo importante verso la trasformazione degli investimenti immobiliari globali. Nel maggio 2025, il Dubai Land Department (DLD) ha avviato il primo progetto pilota ufficiale di tokenizzazione immobiliare della regione, introducendo la proprietà frazionata tramite la nuova piattaforma Prypco Mint. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Virtual Assets Regulatory Authority (VARA), la Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti e la Dubai Future Foundation (DFF), posizionando l’emirato come pioniere mondiale nel settore immobiliare basato su blockchain.
Una prima volta per il Medio Oriente
Il progetto rende Dubai il primo registro immobiliare governativo del Medio Oriente a tokenizzare ufficialmente gli atti di proprietà. È un elemento centrale della Real Estate Sector Strategy 2033, che mira ad ampliare l’accesso, aumentare la trasparenza e attrarre più investitori internazionali. Le autorità stimano che entro il 2033 gli asset tokenizzati potrebbero rappresentare circa il 7% del mercato immobiliare di Dubai, pari a quasi 60 miliardi di AED (~15–16 miliardi di €).
S.E. Ing. Marwan Ahmed Bin Ghalita, Direttore Generale del DLD, ha sottolineato:
«La tokenizzazione immobiliare emerge come uno strumento rivoluzionario. Convertendo gli asset immobiliari in token digitali registrati su blockchain, la tokenizzazione semplifica e migliora l’acquisto, la vendita e l’investimento.»
Come funziona il progetto pilota
La piattaforma Prypco Mint, lanciata il 25 maggio 2025, tokenizza gli atti di proprietà e registra la titolarità direttamente su blockchain. Per ora, l’accesso è limitato ai residenti degli Emirati con un documento d’identità valido, e le transazioni sono elaborate esclusivamente in dirham (AED).
- Investimento minimo: 2 000 AED (≈ 545 €)
- Primo immobile tokenizzato: una villa del valore di 1,75 milioni AED (~435 000 €), venduta interamente in meno di 24 ore
- Investitori: 224 acquirenti provenienti da 40 nazionalità, con un contributo medio di circa 10 700 AED
- Risposta del mercato: le offerte successive si sono esaurite in meno di due minuti, con una lista d’attesa di oltre 10 700 persone
Questi risultati evidenziano l’interesse crescente per gli asset tokenizzati a Dubai. Il modello consente agli investitori – inclusi i piccoli risparmiatori – di accedere al mercato immobiliare con un capitale iniziale molto inferiore rispetto agli standard tradizionali.
Tecnologia e partnership
Il progetto è supportato da Ctrl Alt Solutions per l’infrastruttura di tokenizzazione, con il sostegno della Zand Digital Bank per i servizi bancari. Sebbene Ripple e XRPL siano collegati a iniziative di tokenizzazione nella regione, il progetto ufficiale del DLD si concentra principalmente su Prypco Mint e sui partner tecnologici ufficialmente designati.
In questa fase, il sistema non prevede pagamenti in criptovalute. Tutte le transazioni vengono effettuate in valuta nazionale (AED). Tuttavia, le autorità hanno indicato che, una volta evoluto il quadro normativo, la piattaforma potrebbe aprirsi agli investitori internazionali, consentendo la partecipazione transfrontaliera.
Contesto globale
La mossa di Dubai si inserisce in una tendenza globale più ampia verso la tokenizzazione degli asset. Da Singapore a New York, i mercati immobiliari stanno sperimentando modelli di proprietà digitale che promettono maggiore liquidità, minori costi e un accesso più ampio. Ciò che distingue Dubai è l’integrazione diretta della blockchain nel registro immobiliare governativo. In questo modo, i token digitali rappresentano una proprietà legalmente riconosciuta, garantendo maggiore credibilità rispetto alle iniziative puramente private.
Opportunità e sfide
Per gli investitori, l’opportunità è significativa: entrare nel dinamico mercato immobiliare di Dubai con un capitale ridotto, sostenuti da un quadro ufficiale governativo. Questo potrebbe attrarre giovani investitori, espatriati e acquirenti retail che finora non potevano permettersi l’accesso.
Permangono tuttavia delle sfide, in particolare per quanto riguarda la regolamentazione, la tutela degli investitori e la fiscalità internazionale. Le autorità dovranno inoltre chiarire come gli asset tokenizzati potranno essere scambiati, rivenduti o ereditati. Tuttavia, il legame diretto tra token e atti di proprietà ufficiali conferisce a Dubai un vantaggio significativo in termini di fiducia e trasparenza.
Conclusione
Il progetto pilota di tokenizzazione immobiliare di Dubai stabilisce un nuovo standard per la proprietà fondiaria nell’era digitale. Combinando la trasparenza della blockchain con gli atti di proprietà ufficialmente riconosciuti, l’emirato abbassa le barriere d’ingresso – a partire da soli 2 000 AED (~545 €) – e attira sia investitori privati che istituzionali.
Se implementato su larga scala, questa iniziativa potrebbe ridefinire il modo in cui gli immobili vengono acquistati, venduti e detenuti, posizionando Dubai come leader mondiale nei mercati immobiliari tokenizzati.