Le coppie moderne stanno ripensando al modo di vivere insieme. Sempre più partner esplorano l’idea di case separate ma collegate: due abitazioni sulla stessa proprietà, unite da un cortile comune, una terrazza o persino un passaggio vetrato. Questo concetto bilancia privacy e intimità e riflette cambiamenti più ampi nelle relazioni, nell’equilibrio tra vita privata e lavoro e nel design residenziale. Pur rimanendo una tendenza di nicchia, sta guadagnando visibilità in Europa, Nord America e in alcune parti dell’Asia.
Oltre la convivenza tradizionale
Il modello classico di condividere ogni stanza non si adatta a tutti. Oggi le coppie cercano spesso sia connessione sia autonomia. Vivere separati ma collegati estende l’idea del “Living Apart Together” (LAT) combinando due unità indipendenti con spazi condivisi scelti. Questo approccio sostiene l’individualità mantenendo intatta la vicinanza emotiva, offrendo una forma di coabitazione più flessibile e sostenibile.
Perché le coppie scelgono questo modello
Privacy e benessere personale
Lo spazio privato è sempre più riconosciuto come fondamentale per la creatività, il riposo e la salute mentale. Unità separate – piccoli appartamenti, studi o ali della casa – permettono ai partner di preservare l’individualità, riducendo le frizioni quotidiane.
Relazioni più forti
Evitando la prossimità costante, molte coppie riferiscono meno conflitti. Il tempo trascorso insieme diventa una scelta consapevole, rafforzando comunicazione e apprezzamento.
Innovazione architettonica
Gli architetti europei stanno sperimentando diverse varianti di questo modello.
- Nei Paesi Bassi e in Belgio compaiono case collegate con patii e gallerie comuni.
- In Scandinavia, le case modulari possono essere riconfigurate con la crescita della famiglia.
- Nell’Europa meridionale, ville gemelle condividono spesso piscine o terrazze mantenendo interni indipendenti.
Mostre a Londra, Berlino e Milano hanno presentato prototipi di case a doppio ingresso, abitazioni speculari e cortili comuni, segno di un interesse crescente per questo design.
Vantaggi economici e d’investimento
Le case separate ma collegate possono essere più convenienti rispetto all’acquisto di due proprietà indipendenti. Terreni, giardini e infrastrutture condivisi come il riscaldamento riducono le spese. Il modello interessa:
- giovani coppie alla prima casa,
- coniugi più anziani che cercano più spazio,
- famiglie allargate,
- amici stretti o co-investitori.
Un’unità può anche essere destinata ad affitto, a casa per ospiti o a ufficio, offrendo flessibilità e valore a lungo termine.
Esempi di mercato nel 2025
- Spagna (Costa Blanca): ville gemelle con piscina e giardino da circa 260.000 €.
- Germania (Baviera): case modulari divise a partire da circa 400.000 €, con modelli sperimentali leggermente più economici nelle città regionali.
- Francia (Provenza): ville ristrutturate a due ali con terrazze comuni da circa 420.000 €.
- Italia (Umbria): case storiche a doppia occupazione da 390.000 €.
Queste proprietà restano più accessibili rispetto ai mercati di lusso come Lago di Como, Costa Azzurra o Amalfi, dove i prezzi superano 5.000–10.000 €/m². La vita in case collegate offre un miglioramento dello stile di vita senza entrare nei segmenti ultra-lusso.
Dove emerge la tendenza
Europa occidentale
Nel Regno Unito alcune coppie acquistano case affiancate e le adattano con giardini o cortili condivisi.
Nord America
Coppie benestanti hanno adottato il concetto di “la sua casa e la sua”. La diffusione delle Accessory Dwelling Units (ADU) in California e in Canada sostiene modelli abitativi simili.
Asia orientale
In città dense come Tokyo e Seul, gli architetti sperimentano micro-unità con doppi ingressi e cortili comuni. Si tratta però ancora di progetti pilota, non di soluzioni diffuse.
Dimensioni sociali e psicologiche
I terapeuti suggeriscono che vivere separati ma collegati può ridurre l’affaticamento relazionale, favorire il rispetto e rendere più intenzionale il tempo condiviso. Questo modello attrae soprattutto introversi, creativi o coppie che hanno avuto difficoltà con la convivenza tradizionale. Sebbene manchino studi su larga scala, i primi riscontri indicano che potrebbe favorire la sostenibilità delle relazioni a lungo termine.
Tecnologie di supporto
La domotica semplifica la gestione di queste abitazioni. Riscaldamento sincronizzato, sistemi di illuminazione comuni, sicurezza unificata e calendari digitali per spazi condivisi agevolano il coordinamento. Così i partner godono di autonomia senza complicazioni logistiche.
Aspetti legali e pratici
Le coppie interessate a questa forma abitativa devono considerare:
- modelli di proprietà (congiunta o individuale),
- regole di manutenzione delle aree comuni,
- pianificazione ereditaria,
- conformità con le norme urbanistiche locali.
Accordi chiari garantiscono sicurezza abitativa e stabilità finanziaria.
Prospettive: da nicchia ad adozione più ampia
Sebbene resti un modello sperimentale, la sua visibilità sta crescendo. L’aumento della densità urbana, l’evoluzione delle norme sociali e l’interesse per abitazioni più personalizzate potrebbero favorirne una diffusione più ampia. Architetti e sviluppatori osservano attentamente questa tendenza, e nuovi progetti sono attesi nelle fiere immobiliari internazionali.
Questo concetto non è ancora mainstream, ma dimostra come l’abitare moderno si stia evolvendo per riflettere scelta personale, autonomia e sostenibilità emotiva.
Conclusione
Le case separate ma collegate non riguardano la distanza, ma l’equilibrio. Offrono indipendenza, rispetto e rinnovata intimità, creando al contempo flessibilità finanziaria e architettonica. Per le coppie che cercano sia vicinanza sia spazio, questa tendenza abitativa rappresenta un’alternativa convincente che potrebbe plasmare il futuro della convivenza moderna.