In Polonia, il sistema fiscale per gli immobili si divide in tre principali categorie: tasse sull’acquisto, sul possesso e sulla vendita. Ecco una panoramica dettagliata:
Tasse sull’acquisto di un immobile
1. Tassa sulle transazioni civili (PCC – Podatek od czynności cywilnoprawnych):
– Aliquota: 2% del valore dell’immobile.
– Si applica agli acquisti sul mercato secondario.
– Deve essere pagata dall’acquirente entro 14 giorni dalla firma del contratto di compravendita.
2. Imposta sul valore aggiunto (IVA – VAT):
– Applicabile solo agli immobili acquistati sul mercato primario.
– Aliquota: 8% (per immobili fino a 150 m²) o 23% (per metrature superiori o immobili commerciali).
– Generalmente inclusa nel prezzo di vendita.
3. Spese notarili:
– L’acquirente sostiene i costi del notaio, che dipendono dal valore dell’immobile. La spesa massima è di circa 10.000 PLN.
4. Spese di registrazione catastale:
– La registrazione nel catasto costa circa 200 PLN.
Tasse sul possesso di un immobile
1. Imposta sugli immobili (Podatek od nieruchomości):
– Tassa annuale pagata alle autorità locali.
– L’importo dipende da:
– La superficie dell’immobile (in m²).
– La categoria dell’immobile (residenziale, commerciale, agricolo).
– Esempi di aliquote:
– Per immobili residenziali: fino a 1 PLN per m².
– Per immobili commerciali: fino a 28 PLN per m².
2. Canone per usufrutto perpetuo del terreno (Opłata z tytułu użytkowania wieczystego):
– Se il terreno è di proprietà dello Stato o del comune, il proprietario dell’immobile può dover pagare un affitto annuale (solitamente 0,3–3% del valore del terreno).
3. Imposta sui redditi da locazione (PIT – Podatek dochodowy od osób fizycznych):
– Se l’immobile è affittato, si deve pagare l’imposta sul reddito da locazione:
– 8,5% per redditi annui fino a 100.000 PLN.
– 12,5% per importi superiori a 100.000 PLN.
– In alternativa, è possibile optare per la tassazione ordinaria con aliquote del 12% o 32%, in base al reddito totale.
Tasse sulla vendita di un immobile
1. Imposta sulle plusvalenze immobiliari (PIT):
– Si applica se l’immobile viene venduto entro 5 anni dall’acquisto.
– Aliquota: 19% sull’utile (differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita).
– L’imposta può essere ridotta se il ricavato della vendita viene reinvestito nell’acquisto di un altro immobile o in ristrutturazioni (entro 3 anni).
2. Esenzioni:
– Non si applica alcuna imposta sulle plusvalenze se l’immobile è stato posseduto per più di 5 anni.
Costi principali
– Durante l’acquisto:
– Sul mercato secondario: PCC (2%), spese notarili e di registrazione.
– Sul mercato primario: IVA (8% o 23%) e spese notarili.
– Durante il possesso:
– Imposta annuale sugli immobili.
– Eventuali canoni per l’usufrutto del terreno o imposte sui redditi da locazione (se affittato).
– Durante la vendita:
– Imposta sulle plusvalenze (19%), se l’immobile è stato posseduto per meno di 5 anni.