Una nuova riforma urbanistica proposta dal comune di Las Palmas, capitale di Gran Canaria, ha suscitato forte preoccupazione tra proprietari immobiliari e investitori. Mentre le autorità locali affermano che il piano è volto a modernizzare la città, migliorare la qualità della vita e promuovere la sostenibilità ambientale, molti residenti temono espropri forzati e una svalutazione delle loro proprietà.
Questa controversia riflette una tendenza comune nelle città europee, dove le ambizioni di trasformazione urbana si scontrano sempre più spesso con i diritti di proprietà privata.
Cosa prevede la riforma?
Il piano presentato dal Dipartimento Urbanistica del comune di Las Palmas include modifiche significative all’uso del suolo e alla pianificazione dei quartieri densamente abitati. I punti chiave sono:
- Riconfigurazione della rete stradale a favore di pedoni e ciclisti
- Creazione di corridoi verdi e spazi pubblici in aree sottoequipaggiate
- Limitazioni all’altezza degli edifici e alla densità abitativa
- Introduzione di “zone di interesse pubblico”, con potenziale attivazione di procedimenti di esproprio semplificati
- Misure di adattamento climatico, come aree a basse emissioni e restrizioni ai veicoli nel centro storico
Secondo le autorità, l’obiettivo è rendere Las Palmas una città più vivibile, accessibile e resiliente.
Le preoccupazioni dei proprietari
Molti proprietari denunciano una mancanza di trasparenza e temono conseguenze dirette sulle loro proprietà. Le principali paure includono:
- Definizioni vaghe delle zone d’interesse pubblico, che generano incertezza giuridica
- Compensazioni insufficienti in caso di esproprio, soprattutto per edifici datati
- Poca chiarezza sui tempi e criteri di applicazione della riforma
- Danni economici per piccole imprese e affittuari, potenzialmente costretti a lasciare i locali
María López, proprietaria di un edificio a Vega de San José, dichiara:
“Il nostro edificio è vecchio ma in buone condizioni. Ora ci dicono che potrebbe essere considerato obsoleto e rientrare in un piano di esproprio. E noi, dove andiamo con i nostri inquilini?”
Effetti sul mercato immobiliare
Secondo l’agenzia Canaria Inversión Urbana, le compravendite nei quartieri centrali ed orientali della città sono diminuite del 22 % nel primo semestre del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. I prezzi in alcune zone interessate dalla riforma sono scesi in media dell’8–12 %.
Las Palmas era considerata un mercato attrattivo per investitori locali e internazionali, grazie a una buona redditività e a una disponibilità limitata nel centro città. Tuttavia, secondo Grupo Atlántico Real, il 30 % degli investitori ha deciso di sospendere o annullare i propri piani di acquisto.
Esperti: riforma necessaria, ma servono regole chiare
Gli esperti concordano sull’utilità di modernizzare le città, ma sottolineano la necessità di agire con trasparenza, legalità e rispetto dei diritti fondamentali.
Juan Pérez, professore di urbanistica all’Università di Las Palmas, commenta:
“Una città deve evolversi, ma lo deve fare nel rispetto della legalità. Ogni riforma che incide sul diritto di proprietà deve prevedere compensazioni giuste e meccanismi chiari.”
La mancanza di un quadro normativo dettagliato e di un coinvolgimento pubblico adeguato rischia di indebolire la fiducia nel mercato.
Ricorsi legali e mobilitazione cittadina
Diverse associazioni di proprietari e studi legali come LexCan Abogados stanno preparando ricorsi legali contro la riforma. I punti principali su cui si concentrano i ricorsi sono:
- Mancanza di chiarezza giuridica
- Assenza di consultazioni pubbliche sulle zone designate
- Potenziali violazioni della Costituzione spagnola e delle norme europee in materia di proprietà
- Procedure di indennizzo giudicate opache o parziali
In alcuni quartieri sono già state presentate richieste di sospensione cautelare dell’applicazione del piano.
Risposta delle autorità
Il sindaco Alejandro Ramírez ha assicurato in una conferenza stampa a giugno 2025:
“Nessun cittadino sarà lasciato senza casa. Ogni caso verrà valutato singolarmente.”
Ha inoltre promesso la possibilità di ricorrere a scambi di terreni o agevolazioni per la ristrutturazione, anche se queste misure non sono ancora state inserite in un quadro normativo vincolante.
Impatto sui valori immobiliari
A luglio 2025, i prezzi medi al metro quadro nelle aree centrali variano tra 1.800 e 2.200 €. Nelle zone designate per interventi pubblici, i prezzi sono scesi anche a 1.600 €/m². Invece, nei quartieri non interessati dalla riforma — come Tafira o Ciudad Alta — i prezzi sono stabili tra 2.400 e 2.600 €/m², con una domanda in crescita del 17 % su base annua.
Anche i rendimenti da locazione sono in calo nelle zone oggetto di incertezza, con periodi di sfitto più lunghi del normale.
Rilevanza per altre città europee
Las Palmas rappresenta un caso emblematico di un dilemma che molte città europee stanno affrontando: come bilanciare lo sviluppo urbano sostenibile con la tutela dei diritti di proprietà. Berlino, Parigi, Amsterdam e Barcellona stanno vivendo dinamiche simili, e il caso delle Canarie potrebbe offrire un precedente per future riforme.
Conclusione
La riforma urbanistica di Las Palmas mira a trasformare profondamente la città. I suoi obiettivi – sostenibilità, vivibilità, inclusività – sono condivisibili, ma la mancanza di strumenti giuridici chiari, garanzie di compensazione e dialogo trasparente rischia di vanificare ogni progresso.
Per avere successo, una riforma urbana deve essere equa, partecipata e comprensibile. Solo così Las Palmas potrà diventare un modello di rigenerazione urbana responsabile e sostenibile anche per il resto d’Europa.